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Madrid, Spalletti: “Se segniamo un gol potrebbe cambiare tutto” Perotti: “Ho fiducia nella squadra”

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Conferenza stampa di presentazione alla partita di Champions a Madrid per il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti. Al suo fianco anche Diego Perotti.

Per Perotti:

Dopo qualche difficoltà in Spagna, sei rinato in Italia. Qual è il tuo segreto?
“Non è proprio così. Al Genoa mi sono trovato bene e non ho avuto gli infortuni accusati in Spagna”

Stai migliorando sotto il profilo realizzativo. Merito del modo di giocare diverso?
“Ho sempre detto che devo migliorare sotto porta. Sono più portato a fare assist, ma mi piace anche fare gol”

Ha visto l’ultima partita del Real e di Ronaldo?
“Si, Ronaldo fa tantissimi gol, non si infortuna ed è costante. Lo ammiro molto”

Può crescere ancora?
“Ci sono sempre margini di miglioramento. Sono qui per imparare dal mister e da grandi giocatori. C’è tempo per crescere e spero di farlo qui a Roma”

L’anno scorso lo Schalke sfiorò l’impresa. La Roma ha ancora chance di qualificarsi?
“Ricordo bene quella partita. Dobbiamo vincere con due gol, abbiamo ancora possibilità e ci crediamo. Può succedere di tutto”

Cosa ti dà fiducia?
“Ho sempre fiducia nella mia squadra, il calcio è imprevedibile”

 

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Per Spalletti:

Qualche pensiero è tornato a 8 anni fa?
“Secondo me sono due situazioni diverse. Quello è un piacevole ricordo che fa bene alla mente, ma ci sono pochi giocatori di quella volta. Quello che è importante è che ogni partita dipenderà da quello che i giocatori faranno in campo. Il risultato dell’andata ci penalizza, ma dipende come la si guarda. Se devi pensare che devi fare tre gol è difficile, ma nel calcio ci sono situazioni particolari che può far accadere di tutto nella testa. Noi dobbiamo fare un gol, poi da lì può cambiare tutto”

Si vocifera che qui ci sarà una gestione tattica da queste parti. Se facessero il suo nome sarebbe una piacevole sorpresa o solo fantasia?
“Sono cose belle da sentire, ma quello che per me conta è che da qui può cambiare la nostra storia”

Da quando sei tornato a Roma questa è la partita più importante. Quanto ti è mancata quest’adrenalina nel periodo in cui eri fermo? Quanto ti piacciono queste emozioni?
“È sempre una scelta che ho potuto fare io. Quando il direttore mi ha contattato ho dato la mia disponibilità. Ogni tanto ci sono poi dei risvolti che possono destabilizzarti, farti cambiare idea ma al momento sono consapevole e contento della mia scelta”

La preoccupazione di alcuni è anche non prendere sonore sconfitte come già accaduto in altre occasioni. È una considerazione sbagliata?
“In questo momento direi di si. Bisogna dare un segnalo chiaro. Solitamente in questo lavoro si chiede di più, io vado oltre e chiedo l’impossibile. Anche ieri, allenando la mia squadra, ho creduto di poter chiedere di più, poi si vedrà come va la partita. Partire con la consapevolezza di perdere è una cosa bruttissima, chi pensa una cosa del genere non lo faccio neanche allenare”

Dzeko le sembra in debito di fiducia o ha problemi tattici con l’ultimo modulo proposto da lei?
“Io ho fatto delle scelte che son dipese da me e non dal suo rendimento. La squadra sta giocando un buon calcio, per cui vuol dire che alcune scelte le ho azzeccate. Lui ha caratteristiche diverse, che non si sposavano con quelle adottate da noi a seconda dell’avversario. Il Real credo giocherà in modo chiuso domani, quindi il suo utilizzo potrà essere decisivo. Lui può fare sempre di più”

Potrebbe cambiare qualcosa tatticamente rispetto alle altre partite?
“Si, il discorso riguarda Dzeko credo. C’è la possibilità che lui giochi fin dall’inizio perché abbiamo bisogno di qualcosa in più dal punto di vista offensivo”

Non ha paura della striscia positiva di Cristiano Ronaldo se lasciate troppo spazio al Real?
“Si, ma non abbiamo paura della striscia di Ronaldo, ma delle sue qualità. Se li costringiamo a giocare di rimessa dobbiamo fare qualcosa di più. Il risultato dell’andata è largo per quanto visto in campo, ma l’atteggiamento è stato giusto. Andremo sempre a giocarci la partita”

Cosa prenderebbe dalla Roma del 2008 da aggiungere a questa squadra?
“Quella Roma era costruita da tempo, preparata, di sostanza. Questa arriva da 7 vittorie e le cose si possono fare interessanti”

Cosa ha ritrovato El Shaarawy a Roma per iniziare così bene? Che magia ha in mente per domani?
“El Sha ha trovato l’entusiasmo di una piazza che ama i suoi giocatori. I calciatori a Roma stanno sul divano e se danno tutto vengono apprezzati. È un ragazzo che ha voglia, ha volontà. È venuto a Roma per rimettersi in discussione perché il suo ultimo periodo non era stato al suo livello. Parlando anche col suo procuratore, aveva le idee chiare. Ha fatto tutto da solo e io gli faccio i complimenti”

Domani ci dobbiamo aspettare una Roma più sfrontata, più coraggiosa?
“È sempre così. Il calcio è cambiato, bisogna avere il coraggio di proporre le proprie idee. Se lasci campo e palla al Real tutto diventa più complicato. Col possesso palla metti più in difficoltà gli avversari e noi abbiamo i giocatori in grado di saperci lavorare bene”

Cosa ne pensa del lavoro svolto da Zidane fin qui?
“Del lavoro svolto posso dire poco perché non lo vedo negli allenamenti e in campo. Se vedo i risultati dico che sta lavorando bene perché sta trasmettendo le sue idee, il suo carisma, doti che ha mostrato quando era calciatore. Questi tipi di allenatore hanno dei vantaggi, cioè la gestione dello spogliatoio, essere il leader. Io l’ho potuto imparare solo dopo”

Vedremo quindi una Roma offensiva che cerca di inaridire le fonti di gioco avversarie? Quanto è diverso il Real con il ritorno di Bale?
“Dobbiamo andare lì e fare la partita. Aggredire non vuol dire stare tutto il tempo nella loro metà campo, ma saper individuare i momenti giusti in cui salire e poterli punire. Se penso alla partita d’andata dico che l’atteggiamento è stato corretto, anche se abbiamo sbagliato piccole scelte, perché se c’era quello sforzo mentale in più avremmo potuto ottenere qualcosa in più. Questa volta non dobbiamo commettere quest’errore. Bale è un giocatore che sa fare tutto, corre, torna in difesa, ha forza fisica, segna di testa, di piede, in qualsiasi modo”.

Fonte foto locandina: Twitter Angelo Mangiante (@angelomangiante)

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