Migliaccio si scusa «Non immaginavo di schiacciare quelle due auto»

Migliaccio si scusa «Non immaginavo di schiacciare quelle due auto»

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rassegnastampaGAZZETTA DELLO SPORT – G. MACONI –  Il carro armato della discordia ha finito per travolgere anche lui. Migliaccio non si aspettava certo un ritorno a Bergamo così movimentato e tanto meno di finire nel mirino della Procura federale. La vicenda l’ha scosso e ieri sul sito del club ha voluto dare delle spiegazioni. Le scuse «In un’atmosfera festosa e in mezzo a una folla immensa di tifosi, sono stato invitato a salire sul carro armato che da anni gira alla Festa della Dea. Non potevo assolutamente immaginare che avremmoschiacciato due vecchie auto.Me ne sono accorto quando il carro armato ci stava salendo sopra, non potendole vedere perché ero in alto e dietro. E non sapevo che le auto riportavano i simboli di due società».

«Comunque continua anche se ignaro protagonista, sono molto dispiaciuto dell’episodio. Basti pensare che nella mia carriera mi sono sempre ispirato ai sani valori dello sport e della massima correttezza, tanto da ricevere in quasi 500 partite un solo cartellino rosso, per giunta per doppia ammonizione».

Stranezze Di mezzi strani alla festa se ne sono visti altri: martedì nella serata finale (in cui i tifosi hanno anche donato 10mila euro agli Amici della pediatria) i dirigenti sono arrivati a bordo di una trebbiatrice su una strada coperta di giornali mentre gli eroi della coppa Italia del 63 addirittura su un veliero. Ma non è un periodo fortunato per i nerazzurri: Stendardo ieri non ha passato l’orale per diventare avvocato.

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