Non ci resta che vincere

Non ci resta che vincere

SHARE

IL MESSAGGERO (U. TRANI) – Deluse e anche abbandonate. L’incrocio tra la Roma e l’Inter, stasera all’Olimpico nella semifinale d’andata di Coppa Italia, non ha niente a che vedere con gli altri, anche del recente passato, tra le due regine del Duemila. In questa stagione, via le corone: non sono più le migliori d’Italia. Decadute in campionato, meno 15 punti i giallorossi e solo sesti rispetto all’anno scorso (a questo punto del torneo erano in testa) e meno 4 i nerazzurri che si ritrovano terzi a 6 dal Milan capolista, umiliate in Europa, la squadra di Montella dallo Shakhtar agli ottavi e a seguire quella di Leonardo ai quarti dallo Schalke 04. Sono in crisi. Non solo di risultati, anche di identità, non ritrovata nemmeno dopo il cambio di allenatore, dopo gli addii di Ranieri e Benitez. Prossime a rifondazioni che costano e si sposano male con il fair play finanziario. E soprattutto non si sa dove possano portare. Come pensano le due tifoserie, depresse dal rendimento di quest’annata. Il dato che più deve far riflettere è la prevendita per questa partita, solitamente in grado di generare emozioni e veleni. Nemmeno ventimila biglietti venduti, solo 350 del settore ospiti.
Nessuno si fida più della Roma e dell’Inter: il distacco della gente dall’Evento è più che evidente. Non possono fare altrettanto, però, le due rivali. Per entrambe è l’unico e misero obiettivo rimasto. Finaliste contro per cinque volte nelle ultime sei stagioni, la coppa di consolazione può dare un senso, magari minimo, a un’annata che non ha niente a che vedere con le precedenti. Basta pensare al maggio scorso, la Coppa Italia alzata dall’Inter qui all’Olimpico e lo scudetto che i nerazzurri hanno conquistato al fotofinish a Siena sorpassando la Roma che stava vincendo a Verona contro il Chievo (epilogo simile a quello di due anni prima). E, ancora più vicina, è la Supercoppa di agosto (quarta volta tra loro nelle ultimi cinque edizioni), con l’Inter capace di prendersi il trofeo a San Siro anche senza avere più Mourinho in panchina.
A proposito di assenti: mancheranno il pubblico delle serate chic e anche i due giocatori che comunque sono stati in grado di galleggiare in una stagione da profondo rosso, Francesco Totti e Samuel Eto’o. Il capitano, per il calcione a Balotelli nella finale di maggio, è ancora squalificato. Potrà giocare in Coppa Italia solo se la Roma sarà ancora una volta finalista. Il camerunense, fin qui 32 gol in 42 gare, è out per una distorsione alla caviglia.
Differente lo stato d’animo dei due allenatori. Montella si gioca le ultime chances per la conferma, mentre per Leonardo si avvicina il giorno dei saluti. La Roma, 9 successi in questa competizione, sogna la stella della Decima che non accese un anno fa, l’Inter vuole la sesta anche per non chiudere a mani vuote dopo l’abbuffata della stagione scorsa. I protagonisti, i giocatori delle due squadre, sono sotto esame. Alcuni addirittura già bocciati. Gli uomini di DiBenedetto puntano ad aprire la nuova éra con un’autentica epurazione: molte facce nuove e con meno rughe. Moratti perderà qualche campione e si toglierà i soliti sfizi.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.