Sabatini: “Troppo timidi”

Sabatini: “Troppo timidi”

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IL ROMANISTA (C. Zucchelli) – La batosta è forte. E’ per questo che il primo a presentarsi davanti ai microfoni, subito dopo Luis Enrique e soprattutto prima dei giocatori, è Walter Sabatini.

Il direttore sportivo, l’uomo di campo, il dirigente più vicino alla squadra, quello che giovedì è volato a Udine con i calciatori e ieri li ha seguiti passo passo, dalla merenda ai massaggi nello spogliatoio poco prima di entrare in campo, non si nasconde: «Il mio umore – ammette – non è particolarmente buono perché siamo venuti qui pensando di poter fare meglio. Volevamo dare continuità ai risultati e invece ho visto un’involuzione in questa partita e sono molto dispiaciuto.La Roma è stata troppo timida».

In poche parole Sabatini racconta lo stato d’animo suo e di tutti i tifosi giallorossi: «Magari il risultato giusto era lo 0-0 ma il campo dice che abbiamo perso e dobbiamo accettarlo e pensare a ricominciare a lavorare. Cosa non mi è piaciuto? Non avevamo quel furore giusto per affrontare una squadra come l’Udinese, non siamo stati abbastanza propositivi». In molti si chiedono se il cambiare continuamente formazione non possa magari dare poche certezze alla squadrache a qualcuno è sembrata priva della giusta personalità, soprattutto contro una squadra che in casa non lascia scampo a nessuno: «La continuità è qualcosa che deve avere tutto l’organico. L’allenatore attinge continuamente al gruppo di giocatori che ha a disposizione e noi come dirigenti siamo contenti di questo. Queste sono scelte sue che in altre circostanze ci hanno premiato e mi interessa dire che la nostra struttura deve essere la stessa anche con interpreti diversi».

Adesso, con Burdisso ko, Kjaer alle prese con una lesione muscolare e Juan che, autore di una buona partita, non fornisce ancora garanzie, a gennaio la Roma è chiamata a tornare sul mercato: «Dobbiamo capire l’entità dell’infortunio di Simon e poi parleremo con l’allenatore. Era già in programma ma speravamo di farlo in una situazione meno triste. Cercheremo di colmare le nostre lacune, non ci sono dubbi». La fiducia in Luis Enrique è comunque intatta: «Certo – conferma Sabatini – lui saprà trovare le chiavi giuste per lavorare in questa settimana un po’ grigia. Se ci manca personalità? Se per personalità si intende interpretare tutte le partite allo stesso modo allora sì. Ma ora guarderò la partita in aereo e da domani riprenderemo a lavorare perché ci può stare una battuta d’arresto ma partite come queste non vogliamo più perderle»

 

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