Senza soci Friedkin si ferma

Senza soci Friedkin si ferma

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IL TEMPO (A. AUSTINI – F. BIAFORA) – Si raffredda l’asse tra Boston e Houston. Con la pubblicazione della semestrale la Roma ha ufficialmente confermato che la trattativa tra Friedkin e Pallotta non è ancora tramontata definitivamente ed è rallentata per effetto della diffusione del Covid-19, ma l’affare ha imboccato una strada in salita e sono giorni di profonde riflessioni. L’imprenditore texano ha per il momento ridotto al minimo i contatti con la controparte – qualche telefonata è andata in scena la scorsa settimana – dopo essere stato vicino a diventare il secondo proprietario statunitense della storia della società capitolina. Emerge ora un retroscena inedito sulla trattativa: alcuni fondi d’investimento europei avevano deciso di affiancare l’imprenditore texano nell’operazione. Si era arrivati a un passo dalle firme, poi lo stop dovuto alla pandemia. E i danni conseguenti per la Roma e l’economia mondiale. A complicare ulteriormente l’esito del deal va registrata la difficoltà di Friedkin di confermare la presenza al suo fianco di soci di minoranza. L’attuale situazione di incertezza sul futuro del campionato e sui conti della Roma non scalda gli animi di possibili investitori, in generale poco propensi ad accettare di completare una trattativa sulle cifre ventilate da Pallotta anche negli ultimi tempi: il presidente giallorosso ha fatto sapere ai soci di minoranza all’interno di AS Roma Spv Llc (la controllante), che hanno intentato una class action contro il patron giallorosso, che un punto di svolta per il ritorno sul loro investimento è rappresentato da un prezzo di cessione superiore ai 640 milioni. L’intenzione del gruppo Friedkin è invece di rivedere notevolmente le cifre precedentemente stabilite (c’è da riorganizzare anche la struttura dell’eventuale acquisto): la nuova valutazione fatta in Texas del pacchetto Roma si aggirerebbe intorno ai 450 milioni, ma bisogna capire fino a che punto sarà disposto a scendere sul prezzo Pallotta. Nel frattempo si è iniziato a muovere il mondo della finanza, alla ricerca di una possibile alternativa al gruppo texano. Lo scorso ottobre era stato dato mandato a Goldman Sachs di trovare una soluzione per permettere a tutti gli investitori di uscire dall’affare Roma e ora la banca d’affari sta sondando il terreno nei mercati internazionali: l’esplorazione, effettuata anche sugli imprenditori italiani, non ha fino adora dato i frutti sperati. Intanto questa mattina a Trigoria riprenderanno gli allenamenti individuali dopo i tre giorni di visite mediche, svolte direttamente all’interno del centro sportivo. «Abbiamo diviso la squadra in gruppi, che si alterneranno in tre turni nel corso della mattinata. Su ogni campo ci saranno solo quattro calciatori e un membro dello staff tecnico, con un medico e un fisioterapista, oltre a un portiere che farà un lavoro specifico. Dopo l’allenamento i calciatori andranno subito a casa» le parole di Zubiria. Intanto il club dovrà vedersela in tribunale con il Newell’s Old Boys: gli argentini hanno presentato una denuncia presso la Camera di Risoluzione delle Controversie della Fifa in merito al trasferimento di Ponce e Romagnoli allo Spartak Mosca. L’accusa è di aver aggirato la clausola sulla futura rivendita fissata sul centravanti inserendo nell’operazione il portiere, ceduto ai russi per 3 milioni di euro.

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