Spalletti: “Turnover forse, ma testa solo al Carpi. Dzeko sarà titolare. De...

Spalletti: “Turnover forse, ma testa solo al Carpi. Dzeko sarà titolare. De Rossi e Totti out. Sabatini pensa alle dimissioni”

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Consueta conferenza di vigilia per mister Luciano Spalletti, che nella sala stampa di Trigoria presenta la sfida di domani, alle 20.45, al Braglia di Modena contro il Carpi. Queste le parole dell’allenatore della Roma:

Domani il Carpi, mercoledì il Real Madrid. Sta pensando al turnover?

Alcuni ragionamenti in questo senso si fanno per forza. Ma la testa è solo a domani, la Roma che metterò in campo sarà la più funzionale alla gara col Carpi che è la più importante“.

Domani occasione ghiotta per voi, dato che si affrontano le prime 4

“Si è vero. Ma noi pensiamo a noi stessi. Per poter competere con le migliori, tipo Juventus e Napoli che hanno infilato tante vittorie consecutive, il ragionamento deve essere solo lla vittoria domani, chi non lo fa sbaglia”.

Settimana scorsa Dzeko aveva solo un allenamento. Questa settimana invece ha lavorato col gruppo. Quindi?

“Domani Dzeko gioca”.

Quindi chi starà fuori?

“Ho detto che Edin giocherà, ma non posso dire chi starà fuori, sarebbe un brutto messaggio”.

Come stanno gli infortunati? Ruediger?

“C’è, sta bene, mentre per De Rossi spero di riaverlo dopo la trasferta di Modena. Totti ha fatto bene l’allenamento dopo Roma-Sampdoria, poi anche quello dopo. Ieri ha avuto un problemino, mi sembra al soleo, ed oggi ha sentito di nuovo un dolore e quindi non sarà convocato. Anche Torosidis e Gyomber non saranno della partita. Poi avremo anche Sadiq e Nura che sono tornati dalla vittoria di ieri della Primavera”.

Lei ha migliorato molto la difesa. Allora tutti giocatori offensivi come Dzeko, Perotti, Salah e Pjanic possono coesistere?

“Sì, perchè hanno qualità diverse. E’ chiaro che l’equilibrio di squadra bisogna trovarlo attraverso un loro sacrificio oppure da parte di quello di altri compagni. però possono coesistere”.

Sabatini ha confessato anche a lei che vuole andar via?

“Dopo aver letto di questa ipotesi, sono salito nel suo ufficio per chiedere chiarimenti a lui direttamente. Mi dice che è un’ipotesi perchè si sta mettendo in discussione per il momento che la Roma sta attraversando. Ma noi in queste partite sterzeremo la situazione e vedrete che lui resterà”.

Per far fronte all’abbondanza, può decidere se farà tornare Nainggolan a centrocampo? Un giudizio su Uçan?

“Poter spostare i giocatori è una cosa che ho a disposizione e che sfrutterò. I centrocampisti possono giocare 5 metri più avanti o dietro. Di attaccanti abbondanza non ce n’è, ma se vogliamo confrontarci ad altre squadre mi manca qualche pedina. Uçan è un calciatore splendido, è un grande tecnico, è un grande Pizarro. È bravo a fare geometrie, è bravo ad anticipare le giocate. Poi abbiamo bisogno di altro. È dentro le situazioni, non si butta via niente”.

Quali possono essere le insidie del Carpi?

“La prima è il coach che, per il grande calcio non si sa chi è, ma è un grande allenatore. Trasmette alla squadra concetti fondamentali. Loro ti vengono addosso, ti aspettano al limite dell’area e da lì ti lasciano quei due a metà, strada. Hanno Mancosu e Lasagna che partono a duemila. Hanno grande corsa, ci siamo preparati e rimane un’insidia. Il concetto del lavoro serie fa sì che anche se gli altri lo imparano non hanno gli stessi tempi con i quali tu lo proponi. Poi le ultime partite, il momento in cui incontri gli avversari è fondamentale. A Napoli hanno concesso pochissimo, stanno attraversando un buon momento”.

Lei ci ha sempre detto di non vedere se la difesa è a tre o a quattro, ma questo cambiamento non può destabilizzare qualche giocatore? Su Digne che lei ha spesso ripreso, quali movimento deve fare?

“Io ai miei giocatori dico le cose, non li riprendo. Che i movimenti a quattro sono diversi a quella a tre non è proprio così. Se tu guardi la Fiorentina, che è quella innovativa, che fa un buon calcio, secondo le condizioni che si verificano loro interpretano la sistemazione in difesa. Passano in un attimo dai tre ai quattro, perchè i giocatori sono vicini. Ho visto fare cose a Sarri, durante gli allenamenti ad Empoli, mai visti su un campo di calcio. Allegri sta gestendo alla grande l’abbondanza alla Juve, quando vedi che Zaza che gioca poco, entra e fa quelle prestazioni capisci come li remino tutti dalla stessa parte. Stessa cosa per Gabbiadini al Napoli”.

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