Trapattoni: “Montella è tosto, sta mandando i segnali giusti alla squadra”

Trapattoni: “Montella è tosto, sta mandando i segnali giusti alla squadra”

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CORRIERE DELLO SPORT – Non poteva esser­ci investitura più autorevole e importante di quella di Gio­vanni Trapattoni per Vincen­zo Montella che, in teoria, po­trebbe battere il record del Trap (campione d’Italia con la Juventus a 38 anni) nella prossima stagione.

Montella ha la stoffa del­l’allenatore?
«Per quello che si è visto fi­nora sì, anche perchè sta ge­stendo molto bene una situa­zione complicata».

Non è facile subentrare…
«Mai, è difficilissimo! Vin­cenzino, però, ha sempre avuto coraggio e carattere».

L’ha mai allenato?
«Certo, in Nazionale fece anche un gol».

Come si vince lo scudetto così giovani e quasi subito?
«Be’, bisogna innanzi tutto avere la fortuna di trovare la squadra giusta».

Il Trap fu fortunato?
«Molto, dopo essere stato il “vice” di Rocco al Milan fui chiamato da Boniperti alla Juventus».

Un’altra categoria?
«Sì, in tutti i sensi. Quando hai una società forte tutto il resto viene di conseguenza».

A cosa deve pensare in questo momento Montella?
«A fare esperienza, cer­cando di commettere meno errori possibile. L’aiuta an­che l’aver giocato partite in­ternazionali di alto livello».

Quale è la caratteristica più importante del neo-alle­natore romanista?
«Sembra proprio che sia forte e determinato. L’ha di­mostrato gestendo molto be­ne il rapporto con Totti».

Comunque i cromosomi sono quelli giusti?
«Sì, nonostante sia un ex­attaccante… Un Grandissimo del calcio, Nils Liedholm, di­ceva sempre che l’allenatore più completo era chi da cal­ciatore era stato un centro­campista che ha nel suo dna più equilibrio e lucidità».

Montella può essere un’ec­cezione?
«Quella del “Barone” non era una regola scritta. Vin­cenzo è partito bene. Ha una buonissima squadra, può es­sere un predestinato».

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