Trionfo Roma, ora c’è il derby

Trionfo Roma, ora c’è il derby

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romaCORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – E alla fine è derby. Quello che Francesco Totti voleva per regolare certe pendenze stagionali. Quello che sarà una festa e non dovrebbe far paura a nessuno. La Roma continua la rincorsa ad una stagione accettabile, che ora sembra configurarsi meno opaca di come si stava evolvendo. C’è una finale di Coppa Italia da giocare, c’è da guadagnarsi un posto in Europa League. Traguardi possibili, finalmente abbordabili. L’Inter dovrà voltare pagina in fretta e salvare il salvabile. Ma non sarà facile in queste condizioni.

La Roma regala un tempo ai resti dell’Inter, poi capisce che si sta producendo nel più ridicolo dei suicidi calcistici di fronte ad una squadra rabberciata e che sta facendo quello che può. Trascinati dai duemila e passa arrivati a sostenerli, i giallorossi decidono di spingere finalmente sull’acceleratore e nel secondo tempo vanno a stanare tutti i difetti di un Inter addirittura ingiudicabile per le mille assenze. Pensate, Stramaccioni ha perso anche Cambiasso nel riscaldamento: incredibile, un’intera squadra fuori causa. Eppure l’allenatore romano in nerazzurro l’aveva preparata bene sotto il profilo psicologico. (…)

LA PARTITA DI DESTRO – (…) Ma nel primo tempo la Roma è entrata in campo troppo compassata, quasi presuntuosa. In qualche momento è sembrato di rivedere la Roma di… Palermo. L’Inter ha risposto con un 4-1-4-1 molto prudente ed elastico che nei primi 45′ ha premiato la scelta iniziale di Stramaccioni.

ILLUSIONE – Il gol dell’Inter è sembrato un’azione alla playstation: gli interisti triangolano tacco e punta e gli avversari, i romanisti, sempre in ritardo, vanno puntualmente a vuoto. Troppo facile: Johnatan scambia con Alvarez e poi scambia ancora con Rocchi e appoggia facile in rete (…)

Ci mette un po’ la Roma a realizzare che così è fuori. Poi pian piano riemerge dal suo insostenibile letargismo e nel finale sfiora due volte il gol. Handanovic fa due miracoli veri: su Destro (33′) deviando con lo stomaco il sinistro da distanza ravvicinata e soprattutto su Florenzi (azione De Rossi-Destro) che tira a botta sicura dagli undici metri. Il portiere nerazzurro vola d’istinto e mette fuori con la punta delle dita.

SENZA STORIA – Tutta un’altra Roma nella ripresa. Consapevole, arrabbiata, decisa. Va a riprendersi la finale di coppa in poche battute. Sale in cattedra Destro che prima buca Handanovic sull’assist al bacio di Lamela e poi deposita in gol il passaggio facile di Balzaretti pescato in verticale da un De Rossi rigenerato dopo un avvio stentato. I due gol dell’ex interista (proprio in nerazzurro aveva mosso i primi passi, ma non hanno creduto in lui) hanno chiuso la partita. La palombella giallorossa di Torosidis ha allargato la forbice e il gol di Alvarez ha restituito un po’ di dignità al punteggio.

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