Vale per tutto

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Corriere dello Sport (R.Maida) – Partiamo da un presupposto decisivo: se la Roma batte il Chelsea, è praticamente qualificata. Questione di incroci di classifica: passerebbe agli ottavi anche perdendo lo scontro diretto di Madrid, se poi vincesse l’ultima contro il Qarabag. Perché a 11 punti potrebbe essere raggiunta o superata solo da una tra Chelsea e Atletico. Quindi Roma-Chelsea è anche una fonte di sostentamento finanziario insostituibile per una società che ancora non ha risolto i problemi di fair play finanziario e anzi resta sotto osservazione dell’Uefa per aver violato un parametro nell’ultimo bilancio.

INTROITI – Una proiezione ragionevole porta a immaginare che la qualificazione valga15-20 milioni di euro. Che potrebbero aumentare di parecchio se il Napoli fosse eliminato, redistribuendo la sua quota di market pool italiano. Il conto è presto fatto: per fare i 6 punti che mancano la Roma deve vincere due partite, che quindi le varrebbero 3 milioni di premi Uefa. A questi bisogna aggiungere i 6 milioni di bonus-qualificazione fissati dal regolamento. Poi dobbiamo considerare i ricavi da botteghino, che per una partita di ottavi di Champions sono stimabili in altri 3 milioni.Fin qui siamo a 12, a cui vanno appunto sommati i surplus in arrivo da Nyon come market pool, i premi degli sponsor e anche l’indotto che un ritrovato prestigio internazionale può garantire a James Pallotta, da anni in cerca di un partner credibile per griffare le maglie da gioco.

RINFORZI – Un’eventuale qualificazione, accrescendo i ricavi che la società ha indicato come elemento determinante per l’equilibrio finanziario nell’assemblea dei soci della scorsa settimana, potrebbe suggerire anche un intervento nella finestra di mercato di gennaioMonchi si è già confrontato sull’argomento con gli altri dirigenti ma dovrà parlarne anche a Pallotta subito dopo Capodanno, nel consueto meeting che dovrebbe tenersi a Miami con tutto lo stato maggiore romanista presente.

INCASSI – Intanto la Roma si è già assicurata i 12,7 milioni del gettone d’ingresso al tabellone principale, più 2,5 milioni di premi dovuti ai 5 punti conquistati nel girone(una vittoria e due pareggi). Vale la pena di ricordare che nell’edizione 2015/16, raggiungendo gli ottavi di finale per poi essere eliminata dal Real Madrid, la Roma di Garcia/Spalletti incassò una cifra complessiva di 75 milioni (68,5 dall’Uefa e il resto dal botteghino). Ma per eguagliare questo record Di Francesco dovrebbe andare molto più avanti nel torneo: all’epoca, a causa del solito market pool, gli introiti italiani erano divisi tra Juventus e Roma mentre stavolta c’è pure il Napoli che reclama la sua parte.

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