Virtus Roma, quarto periodo Da(yson) urlo: vittoria (82-88) a Trento

Virtus Roma, quarto periodo Da(yson) urlo: vittoria (82-88) a Trento

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Dolomiti Energia Trento-Virtus Roma 82-88 (30-30, 52-47 67-60)

Dolomiti Energia Trento: Kelly, Blackmon 28, Craft 4, Gentile 13, Pascolo 4, Mian 5, Forray 12, Knox 6, Mezzanotte 5, Voltolini ne, King 5, Lechtaler ne. All. Brienza.

Virtus Roma: Cusenza ne, Moore 3, Alibegovic 13, Rullo ne, Dyson 23, Baldasso 2, Pini 4, Farley ne, Spinosa ne, Jefferson 17, Buford 18, Kyzlink 8. All. Bucchi.

Grazie ad un quarto periodo pazzesco, chiuso con un parziale di 15-28, la Virtus Roma espugna Trento ed ottiene la seconda vittoria consecutiva. Prestazione gagliarda quella degli uomini di coach Bucchi, in difficoltà nella parte centrale della partita, capaci però grazie ad un super Dyson di portare a casa il successo. Il capitano romano ha chiuso la sua serata con 23 punti, 6 rimbalzi, 2 recuperi, 6 assist e 7 falli subiti, compensando così anche le 8 palle perse. Doppia doppia di prepotenza per Jefferson (17 e 11 rimbalzi), con Buford (18 e 5) tornato finalmente sugli ottimi livelli di inizio stagione. Bene anche Alibegovic (13+9) e da sottolineare assolutamente le giocate difensive di Pini, con 5 falli subiti nel momento della rimonta virtussina. Per Trento, sugli scudi Blackmon (28), mentre Gentile (13) parte forte per poi sparire nel momento di difficoltà dei suoi. Roma controlla la lotta a rimbalzo (38-44), ma è il dato delle perse che impressiona: la Virtus infatti riesce, con incredibile lucidità, a non far influire sul risultato finale i 22 palloni regalati agli avversari, segno di come la mentalità di questa squadra stia facendo la differenza in questa prima metà di stagione. Trento paga la pessima percentuale al tiro da due punti (20/50, 40%) contro il 70.7% degli ospiti (29/41), capaci nell’ultima frazione di bucare il canestro da qualsiasi posizione. Ora per Roma la classifica si fa davvero interessante, con la zona retrocessione che si allontana e con la possibilità di dare un’occhiata molto interessata alle zone nobili del campionato.

La partita. Primo quarto spettacolare, con le difese che lasciano un po’ a desiderare ma con attacchi ben giocati da entrambe le squadre. Partono meglio i padroni di casa, che al 4′ sono avanti di 5 (16-11). Gara però che non ha mai un padrone, così si procede con botta e risposta da entrambe le parti ed il 30-30 della prima pausa è il risultato più giusto. Nel secondo quarto però Trento inizia a controllare meglio la difesa, riuscendo di contro a costruire ottimi attacchi, così da allungare sul +8 (41-33) al 15′. Roma però riprende le fila del discorso, riuscendo a contenere con Dyson il divario, andando all’intervallo lungo sul 52-47.

Al rientro dagli spogliatoi però sono sempre quelli di Trento a tenere in mano il pallino del gioco, non riuscendo mai a scappare ma tenendo sempre la testa avanti. Gentile al 26′ firma il +9 (61-52) e la tripla di Blackmon al 29′ vale il +8 (67-59), con l’1/2 dalla lunetta di Jefferson per il 67-60 della penultima pausa. Come detto, però, il quarto periodo è un monologo della Virtus Roma. Parziale di 0-18 con un Dyson imperiale (12 punti per lui nel quarto periodo) e gli ospiti scappano sul 67-78, riuscendo poi a rispondere all’ultima fiammata della Dolomiti Energia, espugnando così un campo storicamente ostico e regalando agli eroici tifosi al seguito una gioia davvero importante.

Le parole di coach Piero Bucchi al termine della gara: “Partita completamente folle, un primo quarto con un punteggio così alto è sempre pericoloso quando sei in trasferta ma nel secondo tempo le difese hanno preso il sopravvento e noi siamo stati molto bravi a lasciare solo trenta punti a Trento. Abbiamo avuto qualche palla persa di troppo ma vanno fatti i complimenti ai ragazzi per la grande voglia di vincere, la grande determinazione mostrata che si è vista anche in giocatori che magari restano più nell’ombra con il lavoro oscuro, come Pini. Però vincere in trasferta, pur con diversi errori, è una dimostrazione che questa è una squadra con grande carattere”.

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