LAZIO-ROMA, le interviste. Zeman: “Abbiamo preso gol per sfortuna”. Pjanic: “Non ce...

LAZIO-ROMA, le interviste. Zeman: “Abbiamo preso gol per sfortuna”. Pjanic: “Non ce l’avevo con Zeman. Possiamo fare meglio”

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Queste le dichiarazioni dei protagonisti nel post partita vinta per 3-2 dalla Lazio.

PJANIC A ROMA CHANNEL

Al momento del gol ce l’avevi con Zeman?
“No da una parte mi sorprende quello che sta succedendo, anzi non sono sorpreso perché qui c’è sempre chi vuole andare contro la Roma e questo non mi piace. Ho detto qualcosa dopo il gol, ma era per me, ero arrabbiato della situazione e del risultato. Ho fatto il massimo e per dire la verità ho sognato ieri di segnare davanti ai tifosi. Ero arrabbiato perché non era un gol importante, stavamo perdendo e in generale sono stato arrabbiato per la situazione. Ma non mi sono mai permesso di insultare nessuno dello staff e ancora di meno il mister”.

Sicuramente poi ci hai creduto al pareggio?
“Certo. I derby sono partite speciali, è il terzo che gioco e che perdiamo. Ero veramente arrabbiato, ho fatto il massimo dal mio e volevo cambiare la partita. Penso che questa partita si poteva fare di più: abbiamo avuto spazi e alla fine anche un’occasione nonostante l’uomo in meno. Sono veramente dispiaciuto per i tifosi perché non lo meritano”.

Quale episodio fa perdere la partita?
“Non voglio accusare nessuno, non è colpa dei singoli: abbiamo preso 3 gol perché con la squadra avremmo potuto difendere meglio. Possiamo fare meglio, abbiamo preso 3 gol che non dobbiamo prendere e potevamo evitare. Mi spiace ancora una volta”.

Ti vorremmo sempre in campo. Hai capito perché non giochi tanto, hai parlato con Zeman?
“Non ho avuto confronti col mister: io accetto le sue decisioni e faccio il meglio possibile in allenamento. Mi alleno bene, faccio il massimo dal mio e lavoro tanto per giocare. Dopo le decisioni le prende il mister, forse mi devo adattare, ma io faccio il massimo che posso e siate sicuri che non mollo e resto un professionista fino alla fine”.

 

ZEMAN A SKY

De Rossi non convocato da Prandelli per il codice etico, è deluso?
“No, mi dispiace per il gesto. Abbiamo parlato per 2 giorni dicendo che non bisogna reagire. Ma il derby è derby e si sente troppo e si paga”.

Troppi errori della Roma, cosa ha condizionato la partita?
“Errori strutturali, finchè il campo adatto per giocare la squadra ha giocato. Poi abbiamo smesso perchè non riesce a giocare palla lunga come riescono a fare gli avversari. E’ brutto perdere il derby ma la squadra ha rischiato di pareggiare, ha preso gol più che per sfortuna che per gli avversari, che comunque sono bravi lo stesso”.

C’è il rischio di un anno anonimo?
“Il campionato non se ne è andato. l’Inter è partita male ora sta lì. Sono sempre convinto che possiamo giocare un buon calcio e mettere in difficoltà tutti. Noi abbiamo perso le partite per molta sfortuna, io spero che la fortuna non ci dia le spalle, come nell’ultima occasione di oggi”.

Mai si era appellato così alla fortuna.
“Non è la prima volta, è un gioco il calcio, senza fortuna e sfortuna non sarebbe gioco. Il campo? E’ difficile per tutti, ma noi cerchiamo un altro tipo di gioco, le squadre che giocano con palla lunga sono avvantaggiate. Io non ho giocatori con caratteristiche per fare quel calcio. Dobbiamo proporre il nostro”.

Non è la prima volta che ci sono questi errori individuali? Forse è un gioco in cui i singoli sono sempre al limite dell’errore. L’errore di Pirs è banale.
“Su Piris c’era tanta acqua, le luci non erano ancora tutte accese. A me interessa sapere dove è cominciata questa punizione perchè non c’era. Però una volta che l’arbitro la dà bisogna giocare”.

Perchè Balzaretti tiene in gioco Klose sul secondo gol della Lazio?
“Lui è andato a coprire il tiro in porta, che Hernanes ha sbagliato e non è arrivato per la porta. Con l’acqua bisogna andare a coprire il portiere, lui pensava che la palla andava sul portiere”.

Ha parlato con Pjanic, lo punirà?
“Ha già rilasciato dichiarazioni e ha chiarito”.

E’ un problema ora convincere i tifosi che il derby è come le altre?
“Il tifoso romanista è attaccato da sempre alla Roma, ha subito sconfitte ma è rimasto sempre tifoso. Oggi come oggi non è contento nessuno, ma non credo che diventano laziali o tifosi di altre squadre. Spero che questo durerà una settimana, la Roma è andata sempre avanti anche se ha perso derby”.

 

BURDISSO A ROMA CHANNEL

Eravate in vantaggio, poi la sciocchezza incredibile di De Rossi. Che è successo? La partita è finita lì?
“Si poteva e si doveva fare qualcosa e credo lo abbiamo fatto. Nel secondo tempo siamo entrati per pareggiare e subito abbiamo preso un gol regalato un’altra volta. E anche così abbiamo continuato a crederci e alla fine non voglio parlare di fortuna o sfortuna ma ci è mancato pochissimo a recuperare una partita che poteva finire ancora peggio. E’ difficile trovare ora aspetti positivi lo so, ma noi dobbiamo farlo. Dobbiamo capire cosa abbiamo sbagliato e trovare le risposte. Non è la prima volta che un errore ci fa pagare così tanto ma sappiamo che l’atteggiamento di lottare fino alla fine era giusto. L’aspetto negativo è evidente: dobbiamo migliorare”.

Che succede a Daniele? Una leggerezza del genere in una partita può pesare. Come si gestiscono questi momenti?
“Nessuno è mai tranquillo s esi parla troppo di lui. Lui è romano e sente il derby come nessuno. Forse è in un momento un pò difficile, ma per noi è importantissimo, forse il più importante assieme a Francesco e abbiamo bisogno di quello che sa fare. Lasciamo stare questo e guardiamo il resto della partita, non si può dire che solo la sua espulsione ha condizionato la partita”.

La sensazione è che gli episodi negativi condizionino la squadra. Alla prima negatività la squadra sembra accusare.
“Questo è normale in tutte le squadre. Noi siamo molto vertiginosi: attacchiamo e difendiamo senza vie di mezzo. Non gestiamo la partita, questo è il calcio che vuole il mister e questo dobbiamo fare. Possiamo anche dire che siamo una squadra giovane, ci stiamo conoscendo. Dobbiamoportare in campo la mentalità che vuole il mister: di attaccare e cercare la porta avversaria sempre. Nessuno vuole sbagliare in un derby, ma dobbiamo rimanere pià insieme che mai”.

In settimana come si gestisce?
“Col lavoro, guardando quali sono stati gli errori, migliorando e parlando tantissimo di quello che si è sbagliato e di quello che si vuole fare. Con la consapevolezza che la squadra c’è, è forte e il gruppo è unito e dobbiamo portare la Roma dove si merita. Dobbiamo per forza migliorare”.

 

ZEMAN A MEDIASET

Questa Roma non riesce ad avere continuità.
“Inizialmente abbiamo giocato un buon calcio, poi si è messo a diluviare e non ci siamo più riusciti. Dopo la punizione di Candreva non abbiamo saputo reagire e il grave errore su Hernanes”.

Quanto è difficile insistere su un progetto quando i risultati non arrivano e la reazione di Pjanic?
“A me dispiace più per la reazione di De Rossi…”

E’ una stagione tribolata?
“Dobbiamo reagire il prima possibile per rimetterci in corsa e comunque la marcatura di Mauri non era regolare, non dovrebbe succedere e si dovrebbero fischiare i rigori per ben altre cose…”

La brutta entrata di Candreva sul ginocchio di Osvaldo, non era forse da espulsione?
“La reazione di De Rossi è stata eccessiva, ma un fallo di Mauri che lo ha tirato per la maglia c’è stata”.

Perché proprio oggi ha messo De Rossi come regista?
“Sapendo come gioca la Lazio volevo metterlo davanti ai quattro difensori per proteggerli di più”.

Questa partita sembra essere stata influenzata da errori individuali.
“Sono scelte che ho fatto durante la visione degli allenamenti della settimana, con il diluvio e la poca luce non siamo riusciti a proporre il nostro gioco”.

Quindi anche io fari hanno influito.
“Sulla punizione segnata dalla Lazio la luminosità non era il massimo”.

Il vostro portiere non è stato impeccabile sul primo gol.
“Si, ma per colpa della luminosità, il portiere è esente da colpe”.

Prandelli per via del codice etico ora non convocherà De Rossi in nazionale?
“Se Prandelli segue un codice etico credo che sia giusto non convocare De Rossi”.

 

BALDINI A ROMA CHANNEL

Pomeriggio amaro, con qualche spina da analizzare.
“La sconfitta al derby non può che essere definita che come un pomeriggio amaro. Però la squadra ha fatto tutto quello che poteva, l’atteggiamento mi sento di assolverlo in pieno. Siamo stati puniti da episodi davvero sfavorevoli, tempo compreso, che ci ha penalizzato dopo i primi 20 minuti in cui giocavamo veramente bene. Dopo l’acquazzone sembrava di essere di nuovo a Parma ed evidentemente a palla a nuoto non siamo un granché. Nonostante l’espulsione e i 2 gol presi assolutamente casuali, non dovuti alla supremazia della Lazio ma ad un infortunio di Goicoechea e di un tiro trasformatosi grazie alle pozzanghere in un assist per Klose, la squadra ha veramente fatto il massimo per recuperare e ci era anche riuscita, nonostante il 3-1 a inizio secondo tempo. L’occasione di Marquinho aveva veramente fatto pensare all’impresa”.

Domani si parlerà soprattutto di De Rossi e Pjanic. Che succede a capitan futuro?
“L’ho visto molto determinato prima della partita, probabilmente questo eccesso di ardore lo ha portato a divincolarsi in quella maniera troppo evidente. Non stiamo a dire che non era sacrosanta l’espulsione. C’ho parlato, lui aveva voglia e ci teneva tantissimo e forse questo lo ha tradito”.

Abbiamo mancato il colpo del ko quando potevamo?
“Per il fatto che dopo 20 minuti è stato impossibile giocare, la nostra squadra ha bisogno che la palla possa rotolare propriamente sul campo per poter dare luogo agli schemi tipici di Zeman. In quei venti minuti in cui l’acquazzone ha impedito di fare girare la palla si è giocato un calcio diverso. Una partita nella partita che ci ha visti sotto per due circostanze sfavorevoli e questo non è imputabile alla squadra. La squadra ha veramente dato tutto”.

 

ZEMAN A ROMA CHANNEL

Chiudiamo la vicenda Pjanic?
“Io non lo mai aperta e lui ha chiarito”.

Non siamo riusciti nel colpo del ko perché non si riusciva più a giocare?
“All’inizio abbiamo cominciato bene, abbiamo fatto giocare poco la Lazio aggredendola in mezzo. La linea difensiva stava abbastanza alta e qualche fuorigioco ci è scappato. Però costruire azioni dopo che ha piovuto… Non siamo riusciti più a giocare lo stesso calcio e la Lazio ha cercato di allungare il campo e i nostri centrocampisti si sono abbassati troppo senza fare più pressione in avanti e allora qualche rischio lo corri”.

Poi nel secondo tempo comunque una reazione.
“Per me non è paradossale, a nessuno piace perdere e la squadra ha risposto. Peccato per l’occasione di Marquinho, il gol ci avrebbe dato un pò di soddisfazione”.

Si parlerà molto di De Rossi… Dovrà parlare con Daniele in settimana?
“Se ne parlerà anche perché sicuramente il gesto è brutto. Bisogna partire dall’inizio però: perché uno risponde e reagisce. Lui è stato tenuto per la maglia dall’inizio epurtroppo ha reagito inmodo sbagliato, perché ci tiene tanto secondo me. Se a uno non interessa non reagisce così”.

Lei ci disse di vedere molto bene Pjanic interno a sinistra. Non è stato soddisfatto?
“Dipende se si prende la partita in mano può giocare con Totti, però in fase difensiva entrambi non sono di grande aiuto e lasciare solo un giocatore difensivo per me è sempre pericoloso. Forse dall’altra parte già potrebbe fare meglio”.

A fine primo tempo come mai fuori Lamela?
“Per me è diventato un esterno. Io ho detto a Bradley e Florenzi di proporsi sugli esterni con Totti e Osvaldo in mezzo, che sono abituati a giocare insieme e credevo potessero creare problemi alla Lazio”.

Come affronterete la prossima, lunghissima, settimana?
“I tifosi saranno abbattuti e li capisco. Però bisogna cercare di uscire, sono convinto che la squadra abbia dei valori. Purtroppo potevamo avere 8 punti in più per le prestazioni, non li abbiamo e li dobbiamo andare a riconquistare in futuro”.

 

BURDISSO A RAI SPORT

Perchè la Roma è così fragile?
“Dopo il gol di Candreva è cambiata la gara. Poi l’espulsione di Daniele e da lì è iniziata un’altra gara. Abbiamo lottato fino alla fine, c’abbiamo creduto e c’è mancato pochissimo al pareggio”.

De Rossi?
“Ora è facile far ricadere le colpe su di lui. Sa di aver sbagliato, darà le sue spiegazioni. Ora dobbiamo trovare le risposte e ritrovare la nostra strada”.

De Rossi era poco sereno?
“No, ma lui lo vive diversamente da noi essendo romano e questo ambiente non lo aiuta per niente. Deve trovare l’equilibrio giusto, per noi lui è importantissimo. Non abbiamo perso per lui, ci sono stati altri errori nostri”.


BURDISSO ALLE RADIO

Cosa è successo?
“Errori individuali e di squadra, anche se non potevamo giocare il nostro calcio per via del campo abbiamo giocato. C’è mancato poco per il pareggio ma non servono scuse. Penso che fino alla fine abbiamo lottato”.

Come competere ad alti livelli giocando solo per una parte di partita?
“Bella domanda, non succede perché lo volgiamo. Dobbiamo avere l’atteggiamento giusto”.


BALDINI A MEDIASET

Commentiamo un’altra partita negativa, un’altra settimana di polemiche si apre.
“E’ evidente che come ha detto Zeman oltre al campo ci ha penalizzato l’espulsione di De Rossi, siamo poi stati penalizzati dal gol di Candreva e dall’assist a Klose, è grande l’amarezza in noi. Abbiamo comunque dato tutto”.

De Rossi diventa sempre più un problema per la Roma?
“Per noi è un giocatore fondamentale, ha giocato con grande intensità, ci tiene particolarmente a questa partita e lo vuole giocare al massimo. Comunque la trattenuta di Mauri non era regolare”.

Ripeterebbe quanto dichiarato in settimana sul giocatore?
“Io ho solamente affermato che nel mio ruolo devo ascoltare le offerte che ricevo, questo non vuol dire che abbiamo bisogno o intenzione di cederlo. Io nella mia posizione devo valutare tutto, la nostra decisione c’è stata questa estate. Siamo assolutamente orgogliosi di un giocatore come lui”.

La squadra già dopo il Palermo ha mostrato un gioco migliore, ma gli errori individuali si ripetono.
“Quando ci sono questi errori è normale criticare, giochiamo questo anno con una linea di difesa completamente nuovo. Nessuno può negare che Piris abbia sbagliato, ma io penso sia un buon giocatore”.

Su dodici partite ne avete perse cinque, cosa manca oggi alla squadra per essere protagonista?
“Probabilmente manca un pò di buona sorte, ci sono due o tre partite che gridano vendetta, le avremmo potute concludere con altri punteggi e invece abbiamo commentato delle sconfitte. Inoltre oggi in dei momenti non si poteva giocare. Io sono sicuro che c’è un allenatore che vuole insegnare un buon calcio e il gioco in realtà a noi non manca”.

Ci sono giocatori che in questo progetto non riescono a entrare nella testa dell’allenatore?
“Sicuramente per sistemare i meccanismi di difesa occorre tempo, non è però che da Luis Enrique a Zeman la filosofia sia cambiata di molto”.


BURDISSO A SKY

Doveva essere il derby del sorpasso.
“Ci sono state tante circostanze, abbiamo iniziato bene col gol, poi è iniziato a piovere. Il primo gol è stato un errore nostro, poi il secondo gol e l’espulsione. Da lì un’altra partita. Il secondo tempo siamo stati in campo e abbiamo provato fino alla fine, c’è mancato pochissimo per portare qualcosa a casa. Qualcosa di positivo c’è”.

L’espulsione di De Rossi?
“Non c’è una spiegazione. Conta poco dire che ha sbagliato, lui sa quello che ha fatto e darà le sue spiegazioni. Ma ora serve unione e credere in quel che stiamo facendo e cercare di sbagliare il meno possibile”.

 

BALDINI A SKY

Oggi segnali positivi nelle dichiarazioni, la sconfitta è amara. De Rossi è andato a chiedere scusa, ma Prandelli lo ha escluso.
“Il punto di vista della società è chiaro, loro sanno che quando hanno questi atteggiamenti sono passibili di un’ammenda che dipende dal numero di giornate di squalifica”.

Perchè vi abbandona uno con 82 presenze in nazionale?
“Dipeso dalla partita, era molto carico, voleva dare tutto per vincere. Ci teneva tanto. Forse il fatto di vederci in vantaggio e la partita cambiata dopo la pioggia, improvvisamente sotto per due episodi occasionali, lo ha portato a fare quel qualcosa in più, voleva segnare su calcio d’angolo. Si è sentito strattonato e ha reagito”.

Pjanic dopo il gol si è rivolto verso la panchina, ha chiarito di non aver puntato Zeman, ma comunque non trova posto.
“Questa squadra non è fatta da 11 giocatori, ma da 24 speriamo tutti in grado di giocare titolari. Pjanic è uno di questi. Se il ragazzo si è spiegato, che altro c’è da aggiungere?”

Sembra chiara l’amarezza per essere stato utilizzato poco però.
“Le esclusioni sono la normalità, soprattutto con giocatori di questo talento. Le esclusioni non possono essere mai accettate a cuor leggero, specie se i ragazzi ci tengono come Pjanic. Ma lui è comunque un professionista esemplare, mai una parola fuori posto. Quindi se vogliamo cercare un problema tanto piove sul bagnato, cerchiamolo pure. Ma credo ci siano cose positive, la squadra ci ha messo tutto fino a sfiorare la clamorosa rimonta. Mi sento di assolvere Pjanic”.

Le squadre ottengono per quello che valgono, quanto vale la Roma e il lavoro fatto finora da Zeman? I gol che prende la Roma spesso sono da chi non sa come si difende.
“Che avessimo da migliorare tantissimo in difesa, con giocatori tutti nuovi che spesso sono cambiati da inizio anno, è stato detto da tutti noi. Ma stasera cosa centra il come si difende sul gol di Candreva, sul tiro in porta di Hernanes che diventa assist. Quello di Piris è uno sbaglio individuale più che un problema di schemi difensivi. Chiaro che siamo in difficoltà, gli episodi ci puniscono e non abbiamo lo stato d’animo giusto”.

C’è stanchezza in Baldini, la piccola grande rivoluzione culturale non c’è ancora.
“La stanchezza è normale che ci sia quando non ci sono i risultati. Non sto qui a dire che va tutto bene e che ho l’entusiasmo di sempre. Ma più che per me stesso mi scoccia che il messaggio che vuoi trasmettere non è supportato dai risultati”.

Un direttore generale non può nemmeno dire che si ascoltano le proposte per De Rossi.
“Si, col senno di poi ammetto che diventano cose da non dire. La gente preferisce sentirsi dire le cose come non sono. Ma in realtà l’estate è successa esattamente la stessa cosa. Era stato pattuito che in caso di offerte le avremmo ascoltate, dopo di che avremmo potuto dire tranquillamente di no e potremo ancora dire di no. Io ho detto che il giocatore non abbiamo necessità di venderlo, nè tantomeno vorremmo farlo”.

Quali offerte sono arrivate?
“No, prima che arrivassero a noi sarebbero dovute arrivare a Di Marzio”.

 

 


 

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