Roma-Parma, le interviste. Luis Enrique: “Oggi abbiamo sbagliato poco o nulla. A...

Roma-Parma, le interviste. Luis Enrique: “Oggi abbiamo sbagliato poco o nulla. A Bergamo per vincere. Si avvicina il derby e la squadra si è svegliata”

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Queste le dichiarazioni dei protagonisti al termine dell’incontro che ha visto la Roma battere il Parma con il punteggio di uno a zero, grazie al sesto gol in campionato di Fabio Borini.

LUIS ENRIQUE A SKY

Ha detto che il futuro va guadagnato. Perchè lo ha detto proprio in questo momento?
“Fare una conferenza stampa dopo un allenamento non è una buona cosa. Credo non lo farò più. Ieri non mi era piaciuto qualcosa ed ero arrabbiatissimo, oggi sono contentissimo. Il mio umore? Non cambia. Questa squadta fa il suo lavoro. Oggi abbiamo sbagliato poco o nulla contro una grande squadra che aveva fatto bene nelle ultime partite”.

La squadra ha protestato per un rigore non dato. De Rossi ha detto al quarto uomo: “sei l’unico al mondo a non averlo visto”.
“Io non ho visto niente. Siamo in due a non averlo visto. Il lavoro degli arbitri è sempre difficile e secondo me fanno il loro lavoro da grandi professionisti”.

Guardiola portava una sciarpa nerazzurra.
“Non parlo da tanto con Pep e sa cosa deve fare. Io non parlo di lui. Sono contentissimo a Roma e cerco di continuare facendo il mio lavoro che è molto emozionante”.

Ricordo che avevi una grande voglia in campo, una grande intensità. Mi sembra sia l’aspetto che sei riuscito a trasferire meno nei tuoi uomini.
“Totalmente d’accordo. E’ quello che fa la differenza nel calcio attuale. Ma la squadra ha fatto un miglioramento incredibile dalle prime  giornate. Se poi tu dici di aver sofferto contro di me, pensa quanto ho sofferto io contro di te!” (ride)

A Bergamo si potrebbe vedere una Roma diversa? Cosa bisogna fare per dare continuità alla squadra?

“La domanda da un milione di euro. E’ una cosa di cui parliamo ogni settimana. I giocatori sono coscenti del fatto che questo succede. Abbiamo recuperato giocatori importanti. Manca però questa regolarità senza la quale non faremo niente. Ora andiamo a giocare a Bergamo, partita difficilissima, ma sono ottimista perchè si avvicina il derby e tutti si sono svegliati. Mi aspetto di vincere”.

Borini è pronto per la Nazionale?
“Prandelli è un grande allenatore e non glielo devo dire io. Io sono contento non solo di Borini, lui mi ha sorpreso dal primo giorno. Per me nei calciatori non è importante l’età o il fatto che siano alti bassi, biondi o mori. Per me è importante la voglia”.

 

LUIS ENRIQUE A MEDIASET

Aveva chiesto una reazione la risposta c’è stata?
“Si, oggi non abbiamo fatto più gol anche perchè di fronte avevamo un avversario di livello alto, l’unica cosa è non aver sfruttato le palle gol ma non abbiamo concesso niente”.

Quinto posto, il terzo non è lontano, è uno stimolo per voi?
“Come no, è uno stimolo grande, penso che la squadra ha la qualità e la forza per fare qualcosa di più, oggi gli faccio i complimenti perchè hanno fatto una gara buona con un avversario difficile”.

Borini è uno di quelli che dà sempre il 100%?
“Lo dà anche quando dorme”. (ride, ndr)

Su Guaridola.
“Il Barcellona lo guardo come socio, ma io posso parlare come amico e socio e mi piacerebbe che lui rimanesse lì. Ancora non ha deciso, sa cosa succede e ha parlato di motivazioni”.

Gli consiglieresti di venire in Italia?
“E’ molto che non parlo con lui, però lui conosce l’Italia molto meglio di me, parla l’italiano meglio di me”.

 

LUIS ENRIQUE ALLA RAI

Con questi tre punti la Roma è quinta in classifica. In settimana per la prima volta Sabatini ha parlato di obiettivo terzo posto, per lei?
“Per me l’obiettivo resta sempre la prossima partita”.

Cosa non le è piaciuto della Roma?
“Mi è piaciuto tutto”.

Oggi ha scelto Borini ed è arrivato a quota sette gol, lo consiglierebbe a Prandelli?
“E’ un giocatore che sta diventando importante per la squadra, ma deve crescere e migliorare ancora. Penso che Prandelli conosca bene il suo lavoro”.

Si parla di un futuro di Guardiola in Italia cosa ne pensa?
“Non lo so e non mi interessa, io penso alla mia squadra”.

Teme questo Napoli per la lotta al terzo posto?
“No io temo solo l’Atalanta, noi dobbiamo sempre e solo guardare al nostro prossimo avversario”.

 

LUIS ENRIQUE A ROMA CHANNEL

Oggi una Roma concreta, che ha rischiato poco. Squadra sempre concentrata.
“Si, diventiamo così una squadra molto più forte, pericolosa. Oggi partita ottima, nessuna critica ai ragazzi, gara completissima. Oggi abbiamo concesso una palla gol in 90 minuti. Sono molto contento”.

In allenamento ha lavorato molto sulla parte tattica in questa settimana?
“Quello è il mio lavoro, quando la squadra non riesce a trovare la soluzione di fronte alle difese avversarie. Non è facile vedere sempre la soluzione migliore, c’è moltissimo da lavorare su queste cose”.

Con Heinze vi confrontavate quasi alla pari, è bello questo confronto sul campo.
“E’ chiaro, ogni giorno! Se un giocatore fa quel che chiede l’allenatore ma non capisce cosa sta facendo non va bene. Il confronto è fondamentale. Oggi è per me una serata quasi perfetta”.

Roma quinta in classifica, Sabatini ha parlato di terzo posto come obiettivo.
“Oggi è un piacere salire di una posizione, per la squadra e per il tifo che è stato fedelissimo tutta la stagione. L’obiettivo ce lo abbiamo, è quello di vincere a Bergamo. Sarà dura, ha 6 punti di meno ma sta facendo benissimo. Questo è il nostro obiettivo, a fine stagione vedremo dove arriva la squadra”.

Grande chance per Marquinho.
“Si, abbiamo avuto tante occasioni, l’allenatore è contento quando la squadra crea tanto contro avversari che si erano disposti dietro. Questo significa tantissimo. Quando crei e non soffri, vuol dire che la partita è bellissima”.

Ora due giorni di riposo.
“Si, cerchiamo tranquillità, arriviamo da tanti giorni di lavoro. Un giorno negli ultimi venti di pausa, la testa è importante”.

 

BORINI A SKY

5 gol nelle ultime 6 partite.
“E’ importante essere continui nel lavoro che faccio e nel lavoro di squadra”.

Questo può essere l’elemento fondamentale per arrivare in alto?
“Servirà continuità cattiveria e voglia di arrivare in alto. Questo farà la differenza”.

Forse è il tuo dinamismo il motivo per cui l’allenatore ti ha preferito a Lamela.
“Preferito è una parola grossa. Io faccio il lavoro che mi chiede il mister”.

 

BORINI A MEDIASET

Stai diventanto decisivo.
“E’ la squadra che deve fare la differenze dimostrando di essere vogliosi. Vogliamo mantenere la nostra posizione, guardiamo solo partita dopo partita”.

 

TADDEI A ROMA CHANNEL

“Buona partita di tutta la squadra, concentrati per 90 minuti, siamo riusciti anche con sofferenza a fare risultato”.

Marquinho si è inserito bene, ha avuto anche una palla gol.
“Il primo impatto è stato positivo, ha dimostrato personalità. Il gruppo lo ha accolto bene, qui chiunque arriva si trova a suo agio, indipendentemente dalla lingua”.

Quinto posto in classifica.
“Ci da uno stimolo maggiore, ma anche dispiacere perchè potevamo stare più in alto. La squadra è consapevole delle difficoltà che ci saranno, cercheremo di fare il massimo”.

Oggi la Roma ha superato la difesa del Parma.
“Si, tutte le squadre sanno come giochiamo quindi dobbiamo essere più bravi a fare i movimenti, siamo riusciti a farli molto bene oggi. Oggi è stata la dimostrazione che in ogni caso riusciamo a trovare gli spazi giusti per arrivare al tiro”.

Su De Rossi, fondamentale.
“Tutti vorrebbero averlo, ma per fortuna ce lo abbiamo noi. Oltre a essere un grandissimo giocatore è una bellissima persona”.

Ora l’Atalanta, poi il derby.
“Saranno tutte partite decisive. A Bergamo non sarà facile ma ci prepareremo bene”.

 

JUAN ALLE RADIO

Ti trovi meglio con Kjaer o con Heinze?
“Non sono i nomi che cambiano ma l’atteggiamento della squadra. Abbiamo fatto la partita tutti. Oggi abbiamo fatto tutti bene, non sono i nomi che fanno la differenza”.

Siete tornati a vincere all’Olimpico dopo la sconfitta di Siena.
“Anche se giochiamo fuori casa, tutti quanti ci aspettano dietro. Se non riusciamo a segnare il gol subito che sblocca la partita è difficile giocare contro chi ti aspetta per tutta la partita. Questo succede anche con le squadre che giocano in casa e stiamo lavorando per trovare delle soluzioni”.

Credete al terzo posto?
“Siamo consapevoli che oggi siamo ancora un pò lontani. Dobbiamo continuare a lavorare”.

 

JUAN A ROMA CHANNEL

Una bella partita, un difesa con equilibrio.
“Si, dobbiamo anche saper soffrire, adesso riposiamo e da mercoledì iniziamo a lavorare per Bergamo”.

La squadra è stata compatta, si difende e si attacca tutti insieme.
“Quel che chiede il mister, noi cerchiamo di aiutare gli attaccanti impostando l’azione, e loro danno una mano a noi. Così la squadra è più forte”.

De Rossi quanto è importante davanti alla difesa?
“Si, Daniele è un grandissimo giocatore, Daniele è Daniele. E’ un campione, siamo contenti sia rimasto a Roma”.

Roma quinta, avete stimoli in più per il terzo posto?
“Si, piano piano. Ogni partita dobbiamo cercare di vincere. Non succederà dopodomani, succederà solo se diamo continuità”.

Su Kjaer, è sfortunato, cosa pensi di lui?
“Ha tanta qualità per la sua età, ha già esperienza perchè ha fatto un Mondiale, la Bundesliga. Può fare ancora di più, oggi è sfortunato, succede a tutti. Qualche mese fa è successo a me, quando ero stato espulso a Firenze. Però lui ci mette sempre la voglia e prima o poi la sfortuna finirà e tornerà ad essere un grande giocatore”.

Lazio e Udinese, qual è la concorrente più difficile per il terzo posto?
“Guardiamo a noi, cerchiamo la continuità per arriverci”.

 

DE ROSSI A SKY

Ci ha fatto soffrire  per la firma del contratto.
“Abbiamo parlato ampiamente in conferenza. Non era facile scegliere, perchè nella fase di stallo pensavo a tante cose. Non era facile andar via o rinunciare a tutto quello che ho, o quello che poteva esserci nel futuro. Se non ci fossero state alternative interessanti non mi sarei posto il problema. Io non ho mai chiesto di essere venduto: il discorso è uscito quando stava per scaderre il contratto. I contratti vanno rinnovati e bisogna anche un pò strattonarsi per i rinnovi, oltre a fare chiarezza nella propria testa per sapere quello che si vuole”.

Perchè De Rossi è arrivato a scadenza di contratto?
“Un pò è stato per me che tendo a non chiedere il rinnovo. Non mi piace fare contratti di 5 anni per poi chiedere dopo un anno di rinnovarlo. Poi anche per vicissitudini societarie non c’era il tempo per parlarne. Totti lo ha fatto? Era arrivato ad un’età in cui il rinnovo era anche più automatico. Sicuramente arrivare all’ultimo non ha aiutato, almeno la società che si è trovata con le spalle al muro”.

Per te era lecito considerare altre soluzioni, ma la cosa positiva è stato che il rinnovo non era condizionato dalla tempistica.
“Lo dissi ad agosto ed ho parlato con l’allenatore e De La Pena, una grossa perdita a livello tecnico ed umano. Gli ho detto che sarei rimasto, che avrei  aspettato la socità, facendogli sapere come stavano le cose, anche a livello economico. Nel corso della trattativa mi sono immaginato con altre maglie e su altri palcoscenici, a combattere con altre realtà”.

Oggi hai toccato mille palloni. Con te in campo è un’altra Roma. Oggi siete al quinto posto. Perchè questa squadra ha il dovere di puntare al terzo posto?
“Per organico e valori. Non credo che la nostra squadra sia inferiore ad Udinese e Lazio, squadre eccezionali. Noi con i nostri alti e bassi siamo li. Il campionato è equilibrato e dobbiamo continuare a provarci. Possiamo vincere con chiunque e abbiamo la fortuna di avere un allenatore che gioca un calcio propositivo”.

L’offerta più alta era quella dell’Anzhi?
“Credo che questo sia il lavoro vostro, ma credo sia poco elegante dire: “Ho rinunciato a questo”. Non è carino e non è rispettoso nei confronti dei colleghi”.

 

SABATINI A ROMA CHANNEL

3 punti che ci fanno ripartire.
“Si, era quello che auspicavamo, sono contento perchè è stata una partita molto bella, anche equilibrata. Non abbiamo corso rischi, tranne Okaka. E’ stata una delle migliori partite nostre da questo punto di vista”.

Ci svela il retroscena che ha portato a Roma Borini?
“La mia inquietudine, che ho denunciato altre volte. Non ero tranquillo, sapevo che il reparto andava arricchito, conoscevo questo ragazzo molto bene. Lo avevo seguito per puro caso allo Swansea, ho deciso di portarlo qui in prestito, a gennaio abbiamo deciso per la comproprietà per risparmiare soldi”.

C’è un percorso per arrivare al terzo posto?
“Si, un percorso che va per ogni domenica. L’impegno deve essere di tutti i giorni. Così si può centrare l’obiettivo, poi può essere mancato ma sarebbe immorale non trovare un presupposto ogni domenica. Abbiamo risorse tecniche, psicologiche, non possiamo sottrarci a questo impegno. Poi abbiamo la complicità della gente”.

Cosa vi impressiona di questo lavoro di Luis?
“E’ una applicazione feroce quella di Luis Enrique. Molte cose che fa non si vedono in campo, ma lui è un operaio siderurgico. Viene la mattina, si trova con i collaboratori e prepara strategie. E’ totalmente assorbito dal suo lavoro. Poi ha grandissime capacità didattiche, di trasformare i giocatori. Ha un fuoco dentro perennemente acceso, è una garanzia e speriamo lo sia per noi per molto tempo”.

Marquinho ha fatto vedere cose importanti.
“Se avesse segnato sarebbe stato preso in simpatia dalla gente. Però noi valutiamo i movimenti”.

Cosa ti ha dato fastidio delle cose sentite in questi mesi?
“No, mi hanno dato fastidio cose che ho visto, non cose che ho sentito. Il calcio è un contenitore di sacro e profano, nefandezze e cose giuste. Mi ha dato fastidio vedere gol sbagliati eccetera”.

Roma al quinto posto.
“Si, dobbiamo combattere tutte le domeniche per mantenere accesa una speranza per noi e per la gente. Se così non fosse avremmo mancato al nostro impegno professionale”.

 

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